"Storia degli iconici jeans Seafarer, amati (anche) da Jane Birkin!"

La storia dei jeans Seafarer inizia nel lontano 1896, quando Tony Anzalone, un immigrato italiano ed ex marinaio statunitense soprannominato Seagoing Tony, aprì una piccola sartoria vicino al Brooklyn Navy Yard e iniziò a collaborare con la Marina degli Stati Uniti fino a creare il modello originale che sarebbe stata adottata come uniforme ufficiale per più di 100 anni. Questo modello di jeans prese il nome di pantaloni a zampa d'elefante: nati con scopo militare, nel corso di più di un secolo di storia divennero un simbolo di pace che contribuì a guidare le manifestazioni del 1968, fino a diventare il jeans cult che per tutti gli anni '70 diventò popolare tra le icone di stile dell'epoca, come Jane Birkin, Brigitte Bardot e Farah Fawcett.

Lo stesso valore di libertà che ha plasmato il marchio alla fine dell'Ottocento accompagna la direzione artistica di oggi, curata da Manuela Mariotti. "Seafarer è un viaggio, un'avventura. L'ispirazione è continua: una canzone, un paesaggio, un incontro, uno sguardo, una storia d'amore, una poesia o anche un diario, tutti concetti di un autentico percorso narrativo", commenta la stilista e imprenditore che, insieme a Massimo Berloni, Franco Stocchi ed Enrico Catani, nel 2019 ha formalizzato la nascita di Academy, un hub sperimentale nato con la volontà di supportare i creativi emergenti nel mondo della moda. Il brand che ha dato il via al progetto è stato proprio The Seafarer, che ad oggi, con una collezione ready to wear uomo e donna composta non più solo da jeans, si distingue per innovazione e ricerca, pur restando fedele alle sue origini con un look dichiarato mood Seventies che, ça va sans dire, ha già conquistato it-model e celebrity.